Una distesa si apre di fronte a noi. Il cielo incornicia una vallata spoglia, quasi un deserto che appare dall’alto, in una veduta aerea. La pennellata di Oscar Isaias Contreras Rojas atomizza in particelle i protagonisti dell’opera in concorso, Battaglia assistita. È una scena di battaglia, sfuggente e concitata. Come sempre nella sua pratica, l’artista metabolizza gli stimoli dall’antico per rielaborarli in una pittura tumultuosa, sul crinale tra figurazione e astrazione. Affiora un vasto immaginario, dal dinamismo di Tintoretto alle atmosfere di Turner. «Qui ho osservato nei minimi dettagli molte battaglie della storia dell’arte, accompagnato sempre da disegni, bozzetti e dipinti. La battaglia di Anghiari, ad esempio, modellata nella pietra da Giovan Battista Foggini, nella Cappella Corsini della Basilica di Santa Maria del Carmine a Firenze. Nella Battaglia di Isso di Albrecht Altdorfer, capolavoro del Rinascimento tedesco, invece, ho riconosciuto una presenza divina sul campo». Uno sguardo dall’alto, una solennità e un’ascesi in larga parte evocati in questa opera.

Cristiana Campanini