CON LE STELLE
FILAMENTO PLA SU VELO DI TULLE, 300×300 CM CA, 2023, CAPPELLA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE, FONDAZIONE POLO TEOLOGICO TORINESE, TORINO
Angelo Mistrangelo, autore del testo critico, ha commentato così l’opera: “Per la settecentesca cappella, Lorenzo Gnata ha immaginato e accordato, come una partitura musicale, l’opera “Con le stelle”, dove su un cielo notturno confluiscono figure umane e stelle che creano una narrazione “vicinissima a quella dell’attesa, ossia la nostalgia, o, più precisamente, il desiderio del nostalgico”. E le lievissime entità figurali diventano volo sospeso, utilizzando e sperimentando la penna 3D bianca su un velo di tulle nero”.
L’opera è stata concepita come una riflessione sulla tematica dell’attesa: una dimensione estranea al sentire contemporaneo, drogato di velocità e di attimi consumati. Attesa che emerge mediante il desiderio, nell’opera site specific, pensata per la Cappella dell’Immacolata Concezione di Torino, sotto forma di un grande cielo notturno punteggiato di stelle. Il legame indissolubile tra desiderio, stelle e attesa ha origini antichissime. A livello etimologico, infatti, desiderio/desiderare significa letteralmente “cielo senza stelle”, in opposizione a considerare ossia “cielo con le stelle”. In passato, quando il cielo era coperto dalle nubi e le stelle invisibili, i sacerdoti aruspici non potevano compiere le loro funzioni divinatoire, pertanto si accendeva in loro un profondo desiderio di vedere nuovamente le stelle; un’attesa che terminava solo con la loro ricomparsa. Solo allora potevano nuovamente considerare ciò che gli astri tentavano di comunicare.
L’opera dunque, porta il senso dell’attesa nella sua declinazione più lirica, proponendo un impossibile cielo stellato tra le mura della cappella, in un gioco di trasparenze e sovrapposizioni. Stelle che si mischiano a persone comuni, come a ricreare una nuova mappa astronomica in grado di raccogliere i desideri di tutti gli individui.